venerdì 21 gennaio 2011

Conosciamo a Udine....... "Pietro Abelardo e Eloisa"

Abelardo e Eloisa
Giovedì 27 gennaio 2011, alle ore 18, nella sala «Paolino d'Aquileia» in via Treppo, 5/B a Udine, si apre l’attività 2011 della Scuola cattolica di cultura di Udine con un incontro dedicato a «Pietro Abelardo e Eloisa».
Sarà Ileana Pagani, docente di Letteratura medievale all’Università di Salerno, a presentare questa coppia che da sempre attira l’attenzione per i suoi molteplici risvolti nella storia del pensiero e della letteratura medievale.
Pietro Abelardo, chierico e brillante insegnante di teologia, dal 1113 insegna in una scuola sul colle di Santa Genoveffa (Sainte Geneviève). Quando conosce
Eloisa ha 39 anni.
Eloisa nasce nel 1099 nell'Ile de la Cité di Parigi (la città all'epoca conta circa ventimila abitanti). Adolescente, viene affidata al fratello di sua madre, il canonico Fulberto. Studia nel convento di Argenteuil con esiti straordinari. Attende con eccezionale impegno alle arti liberali (dalla grammatica alla retorica, fino alla geometria e all'astronomia), padroneggia il latino, il greco e l'ebraico. Pietro il Venerabile, il celebre Abate di Cluny, la più grande e importante abbazia d'Europa, scrive di lei che, studentessa, era "celebre per erudizione".

Abelardo ed Eloisa sono una coppia amorosa che fa parte dell'immaginario collettivo europeo, come Tristano e Isotta, Paolo e Francesca, Romeo e Giulietta, ma rispetto alle altre vicende ha un maggior fondamento storico. Lei era la più bella e colta tra le fanciulle di Parigi del XII secolo; lui era il più illustre tra gli studiosi della sua epoca. Tra di loro scoppiò un'ardente passione, dove si intrecciarono ragione e religione.

Per maggiori informazioni sulla  figura di questa coppia leggete qui.


« Tutti si precipitavano a vederti quando apparivi in pubblico e le donne ti seguivano con gli occhi voltando indietro il capo quando ti incrociavano per la via [...] Quale regina, quale donna potente non invidiava le mie gioie e il mio letto? Avevi due cose in particolare che ti rendevano subito caro: la grazia della tua poesia e il fascino delle tue canzoni, talenti davvero rari per un filosofo quale tu eri [...] Eri giovane, bello, intelligente »
(Eloisa, Lettera a Abelardo)

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