domenica 9 gennaio 2011

Il figlio del cacciatore

La singolarità dell’arco come arma da caccia, nel Medioevo, consiste nella sua versatilità sociale. Esso, infatti, trovava un suo posto sia nella caccia nobiliare che in quella popolare. La caccia con l’arco era largamente praticata dai ceti inferiori come mezzo di sostentamento Ricordiamo a chi ci legge, il libro Robin Hood dove , i leggendari banditi di Sherwood agivano soprattutto come bracconieri, e armati d'archi e frecce "cacciavano" la selvaggina reale (i cervi del re). Ma anche i nobili, nonostante l’avversione per l’arco in campo militare, non disdegnavano il suo uso per la caccia. In questo caso essa era praticata soprattutto nella sua  versione in "battuta" (in francese, par force), in particolare al cervo.
Questo che presentiamo oggi è un cortometraggio/documentario didattico-divulgativo prodotto dall'Associazione Culturale Arcieria Medievale BANDERIA DI TUSCIA, che racconta la costruzione di un arco in legno e la caccia nel XIII secolo.


Ai primi di Febbraio presenteremo un nuovo video didattico/divulgativo sulla caccia nel XIII° secolo; Il video è realizzato da una compagnia di arcieri medioevali aderenti alla Lega Arcieri Medioevali.

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