venerdì 21 gennaio 2011

Conosciamo a Udine....... "Pietro Abelardo e Eloisa"

Abelardo e Eloisa
Giovedì 27 gennaio 2011, alle ore 18, nella sala «Paolino d'Aquileia» in via Treppo, 5/B a Udine, si apre l’attività 2011 della Scuola cattolica di cultura di Udine con un incontro dedicato a «Pietro Abelardo e Eloisa».
Sarà Ileana Pagani, docente di Letteratura medievale all’Università di Salerno, a presentare questa coppia che da sempre attira l’attenzione per i suoi molteplici risvolti nella storia del pensiero e della letteratura medievale.
Pietro Abelardo, chierico e brillante insegnante di teologia, dal 1113 insegna in una scuola sul colle di Santa Genoveffa (Sainte Geneviève). Quando conosce
Eloisa ha 39 anni.
Eloisa nasce nel 1099 nell'Ile de la Cité di Parigi (la città all'epoca conta circa ventimila abitanti).

mercoledì 19 gennaio 2011

I° Torneo di Arco Storico Interregionale

L'associazione Culturale e d'Arme Sagittae Liquentiae,  in collaborazione   con AFM e con il supporto dell' Assessorato allo Sport e alla Cultura del comune di Brugnera stabbilisce che l'ultima domenica del mese di Giugno  di ogni anno  verrà disputato nel territorio comunale il Torneo di Arco Storico dell'Alto Livenza.
Quest'anno il torneo si terrà nel quattrocentesco parco comunale  di Villa Varda nella giornata di Domenica 26 Giugno 2011.

Proposte di lettura di Gennaio

La palude degli eroi

di Marco Salvador

pp. 504, euro 20,00
Piemme, 2009         

ISBN: 978-88-566-0149-7




Treviso, 1259. La città è stretta nella morsa della calura, l'aria stagnante toglie il fiato. Ezzelino da Romano siede severo sullo scranno, il viso impassibile e lo sguardo impenetrabile bastano a identificarlo come signore e padrone senza che inutili gli orpelli ricoprano il corpo ormai consumato da mille battaglie. Di fronte a lui, insieme a una folla muta e sbigottita, una forca enorme. È quello il destino dei venticinque sudditi che hanno scelto di parteggiare per il Papa, Alessandro IV, e che lo hanno tradito. Mai nella sua vita Ezzelino ha mostrato debolezza o indecisione di fronte al nemico, e i colpevoli devono morire. Ma quei nobili impauriti e quasi inconsapevoli della propria sorte, non sono che una parte dei suoi avversari. Perché il Pontefice sta schierando le truppe contro di lui, per annientare l'ultimo baluardo dell'Impero, per uccidere l'Anticristo.

CIVIDALE a Medioevo in libreria

Per la quarta giornata di Medioevo in Libreria 2010-2011, in programma sabato 22 gennaio 2011 alle ore 15,30, nello Spazio Eventi della Libreria Feltrinelli di Via Manzoni, 12 a Milano per Medioevo Movie. Viaggio nel Medioevo filmato, sarà proiettato il breve documentario: CIVIDALE DEL FRIULI - Itinerario storico ed artistico.
Nel V secolo d.C., dopo la distruzione di Iulium Carnicum da parte degli Avari e di Aquileia da parte degli Unni, Cividale crebbe per numero di abitanti e importanza strategica, divenne quindi sede vescovile e caput Venetiae, ereditando da Aquileia. Arrivati i Longobardi nel 568, fu la capitale del primo ducato longobardo d'Italia (Ducato del Friuli), con duca Gisulfo, nipote di Alboino. In quell'epoca mutò nome in Civitas, la città per eccellenza, che divenne poi Cividale. Distrutta dagli Avari (610), rimase un centro importante e risorse con il nome di Civitas Forumiuliana, per diventare il centro militare e politico delle Venezie. Nel 737, durante il regno di Liutprando, vi giunse Callisto Patriarca di Aquileia per sfuggire alle incursioni bizantine.

domenica 16 gennaio 2011

L'arco nelle battaglie

Miniatura della battaglia di Agincourt (XV sec.)
Quella che proponiamo  un 'altra “freccia” da aggiungere al nostro bagaglio culturale e che ci aiuterà a crescere ancora di più nella conoscenza di ciò che fa parte delle nostre origini...........
Quanto segue è tratto da "L'arco nelle battaglie" curato ed edito dalla rivista le "News di Freccia".
“Due modi sono di questione, l’ uno per disputazione, quando legittimamente si cerca il dovere di ciascuno, l’ altro per forza, quando con armi si combatte quale sia la potenza magiore. El primo modo è proprio degl’ huomini, il secondo è in tutto bestiale et crudo; necessario è però ricorrere all’ ultimo quando non si può usare il primo. Per questo si de’ fare impresa di guerra acciò che sanza iniuria si viva in pace”.

domenica 9 gennaio 2011

Il figlio del cacciatore

La singolarità dell’arco come arma da caccia, nel Medioevo, consiste nella sua versatilità sociale. Esso, infatti, trovava un suo posto sia nella caccia nobiliare che in quella popolare. La caccia con l’arco era largamente praticata dai ceti inferiori come mezzo di sostentamento Ricordiamo a chi ci legge, il libro Robin Hood dove , i leggendari banditi di Sherwood agivano soprattutto come bracconieri, e armati d'archi e frecce "cacciavano" la selvaggina reale (i cervi del re). Ma anche i nobili, nonostante l’avversione per l’arco in campo militare, non disdegnavano il suo uso per la caccia. In questo caso essa era praticata soprattutto nella sua  versione in "battuta" (in francese, par force), in particolare al cervo.

giovedì 6 gennaio 2011

La Messa dello Spadone

Nella splendida cornice della cittadina medioevale di Cividale del Friuli  oggi, 6 Gennaio 2011, in una fredda giornata resa ancor più suggestiva da una inaspettata nevicata  il  Gruppo Arcieri Medioevali della nostra associazione ha partecipato alla rievocazione storica della MESSA DELLO SPADONE assieme alla compagnie d'arme  del coordinamente della TAGLIA GHIBELLINA con il compito di  scorta d'arme al Patriarca.
Un pò di storia.....
La "Messa dello Spadone", che si celebra il giorno dell'Epifania a Cividale del Friuli nel Duomo cittadino, è un rito religioso di cui non si ha ancora una precisa documentazione che ne indichi l'origine e il significato. Nel tempo, diversi storici hanno cercato di svelare il "mistero" che avvolge questa antica cerimonia con diverse interpretazioni, spesso frutto di una fervida fantasia. Di sicuro si tratta di uno dei riti liturgici più singolari e suggestivi che la Chiesa ha conservato. L'appellativo "dello spadone" deriva dal fatto che, durante la cerimonia liturgica, fa la sua comparsa una spada, appartenuta al Patriarca Marquardo di Randeck, che il Diacono usa, in diversi momenti, sollevandola e fendendo l'aria in segno di saluto o benedizione, quando si rivolge al clero disposto nel coro e ai fedeli.

mercoledì 5 gennaio 2011

Il Medioevo nell'Epifania friulana

Il Friuli rivive il giorno dell' Epifania, emozioni affondate nei percorsi profondi della storia, affidate appena a un filo sottile di memoria, inscritte nell' aria cristallina che scende dalle alte valli delle Prealpi, profumata di neviscio, di erbe, di scaglie di pino. Al mattino le rievocazioni della Messa dello Spadone e della Messa del Tallero animano , con la suggestione dei cortei colorati, dei gesti e dei canti rituali, la perfetta scenografia di CIVIDALE e GEMONA, magicamente restituite all' atmosfera fastosa e severa del Patriarcato aquileiense. Sul far della sera, a TARCENTO, risplende da Coia il Pignarùl Grant; ed ecco si accendono, a gara, i fuochi dei falò sulle colline, e mentre le fiamme si lanciano verso il cielo, vincendo la notte e il freddo, la gente trae ancora auspici per l'anno che inizia. Come in un sortilegio luminoso e forte, ci cattura l'evocazione delle splendenti tradizioni medioevali ci affascina la magia viva del fuoco, simbolo del sole che riprende forza e vigore dopo la consunzione dell' inverno e rianima a nuova vita le erbe, gli animali, gli uomini. Domani torneranno nel vortice di un tempo non sempre umano, ma ci scalderà ancora un poco il cuore la luce della grande epifania friulana.
Tutte le informazioni e i programmi nel sito: www.epifaniainfriuli.com.

Il Barbarossa - Trailer

Qui il trailer del film di Renzo Martinelli "IL BARBAROSSA".
Vogliamo invitare, chi ci legge, di sforzarsi di non essere prevenuto politicamente ma di apprezzare il film  per la  spettacolarità espressiva delle immagini, lasciando alla lettura del romanzo di Guido Cervo "LA COMPAGNIA DELLA MORTE" la reale attendibilità storica dell'episodio narrato.
"Or ecco," dice Alberto di Giussano,
"ecco, io non piango più. Venne il dì nostro,
o milanesi, e vincere bisogna.
Ecco: io masciugo gli occhi, e a te guardando,
o bel sole di Dio, fo sacramento:
diman da sera i nostri morti avranno
una dolce novella in purgatorio:
e la rechi pur io!" Ma il popol dice:
"Fia meglio i messi imperïali. Il sole
ridea calando dietro il Resegone.

martedì 4 gennaio 2011

Le Letture di Gennaio

Iniziamo il ciclo di letture di questo nuovo anno con il proporre l'ultimo romanzo di Franco Forte,
Nel consigliare questo libro, il primo di una serie di 4 che andremo a recensire nei prossimi mesi  ci proponiamo di illustrarvi il periodo storico  a cui fa riferimento la nostra Associazione di Rievocatori Medioevali attraverso  una divertente e piacevole lettura di romanzi storici di pregio 
Il secolo di riferimento è il XIII° secolo e più precisamente il periodo  in cui visse il  Federico II° di Svevia , un secolo questo che à da considerarsi il più illuminista e rinascimentale del Medioevo
Non potevamo non iniziare che parlando della discesa in Italia dell'esercito imperiale di Federico il Barbarossa fase che culminò con quella  che tutti noi ricordiamo come la BATTAGLIA DI LEGNANO...
Iniziamo, quindi,  a sfogliare il libro  che   accompagna idealmente, pagina dopo pagina, la discesa di Federico I° detto "Il Barbarossa" in Italia, l'assedio di Alessandria da parte dell'esercito Imperiale e la sua marcia  verso quella  Italia Comunale che , armata del coraggio che le veniva dalla sua trovata  identità "nazionale", cercherà di fermarlo nella  la storica Battaglia di Legnano in cui la leggenda popolare narra la storia di un Alberto da Giussano e dei suoi 900 armati sopranominati "la Compagnia della Morte"
Un grande romanzo di guerra, di battaglie e di morte, ma anche una sorprendente vicenda d'amore e la rivisitazione in chiave epica delle gesta di Alberto da Giussano e dei suoi Cavalieri della Morte, che riuscirono ad assestare un formidabile colpo al Sacro Romano Impero e a Federico il Barbarossa.
Leggiamolo assieme
Anno Domini 1176. Nelle campagne vicino a Legnano, i 300 uomini della Compagnia del Carroccio si oppongono all’avanzata dell’esercito del Sacro Romano Impero, guidato da Federico I il Barbarossa. La loro è l’ultima, strenua difesa prima che l’invasore germanico riesca a tracimare in Italia, per soffocare nel sangue il fremito d’indipendenza dei Comuni Padani, riunitisi nella Lega Lombarda dopo il giuramento di Pontida.

lunedì 3 gennaio 2011

6/gen/01 Rievocazione a Cividale

Quest'anno il nostro gruppo,  sarà presente alla rievocazione storica conosciuta come "Messa dello Spadone" che si terrà a Cividale del Friuli.
Ma cosa rappresenta e ricorda effettivamente questa rievocazione storica che in  un contesto di grande solennità, si celebra ogni anno nel giorno dell'Epifania nel Duomo di Cividale?

In breve, la cerimonia ricorda l'investitura che un tempo il Patriarca riceveva dalle mani dell' Imperatore, quale signore feudale di tutta la regione.
La spada, con la quale il Diacono saluta con gesti antichi autorità e popolo, è ancora quella originale offerta dai cividalesi al Patriarca Marquardo von Randeck, in occasione del suo ingresso a Cividale il 6 luglio 1366.
Un momento importante per Le Frecce del Livenza di  ripresentarsi al territorio più motivati chi mai   all'interno di quel raggruppamento di compagnie di rievocatori del Triveneto che aderiscono alla "Taglia Ghibellina"

sabato 1 gennaio 2011

Felice decennio a tutti..

"Anno Nuovo vita nuova", recita un  detto popolare che volentieri facciamo nostro sopratutto all'inizio di questo nuovo anno che di nuovo porta un nuovo decennio che la storia ci si augura ricordi come un decennio di pace e serenità.
Il 2011 è l'anno in cui il nostro gruppo diventa Associazione Culturale e d'Arme e che, oltre alle varie attività sia di carattere ludico e culturale, si è già impegnato ufficialmente ad organizzare un torneo di Arco Storico in Abito Medioevale che si terrà all'interno della spendida cornice del Parco di Villa Varda ogni anno nel mese di Luglio.
Rigraziamo in modo particolare, per il supporto a questo nostro ambizioso progetto, l'aiuto che l'Amministrazione Cumunale di Brugnera assieme agli sponsor che ci sta dando  per permetterci di realizzare questo nostro progetto.