giovedì 14 aprile 2011

La Caccia nel medioevo

Caccia al cinghiale
Come avevamo anticipato nel post di gennaio in cui abbiamo iniziato a descrivere la pratica della caccia nel medioevo continuiamo a parlare di questa attività venatoria proponendovi questo video-documentario che consideriamo il migliore  video  sulla caccia medioevale fino ad oggi prodotto. Il video è stato prodotto dalla Compagnia Arcieri e Balestrieri di Sant'Uberto.
Nel corso del Medioevo si delineò una duplice tipologia di caccia: quella di stampo signorile, rivolta ad animali di grossa taglia, come cervi e cinghiali, ed una, molto più diffusa, rivolta verso animali di piccole dimensioni. A quest'ultima si dedicavano, con una miriade di attrezzi più o meno idonei, la popolazione comune, e può essere considerata come una delle tante attività di sussiego (rientrante nella cosiddetta economia della selva), liberamente praticate all'interno delle terre comuni.

Col progredire dell’accentramento del potere regio e con la diffusione del diritto forestale l’attività venatoria subì notevoli limitazioni, fino a divenire una regalia, cioè prerogativa regia, il cui esercizio costituiva oggetto di donazione graziosa, per lo più in favore di enti religiosi beneficiati. Con Federico II, grande appassionato dell’attività venatoria, la possibilità di cacciare liberamente subì ulteriori limitazioni, fino ad essere del tutto vietata in particolari boschi regi indicati come defense et loca sollatiorum, in pratica sinonimi di riserva signorile di caccia. 
DESCRIZIONE DEL FILMATO: Il filmato, non descrive le regole aristocratiche o comunali del tempo che stabilivano come poteva essere condotta la caccia, ma descrive con quali tecniche si effettuava l’esercizio venatorio nel medioevo e mostra un episodio di caccia del sec. XIII, vissuto da due arcieri ed un balestriere che riescono a trafiggere un cervo femmina.
Alla fine del filmato la cerva che risulta  colpita da una freccia,  è solo un’ abile montatura cinematografica, anche chiaramente percettibile, perché in realtà le riprese alla cerva sono state effettuate a parte, in un agriturismo in provincia di Torino, dove tali animali vengono allevati allo stato brado in grandi recinti e poi inserite nel filmato.
Il sangue visibile che i cacciatori trovavano poi all’inseguimento della cerva ferita, la quale dopo essere stata colpita dalla freccia fuggiva, è solo un liquido colorato di rosso.

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