EDERA: una lama di EmmaVittoria

Ancora una volta, dono il capo alla falce.
Muoio stanotte,
tra profumi di glicine e suoni distanti,
memorie passate e mai obliate.
Luna Scarlatta e Scarlatte lacrime.

Il diurno scompare lentamente,
e le ombre di antichi spettri danzano al tramonto.
Segreti sussurrati come lame sul cuore,
pallidi reliquiari di un ciclo morente.
Respiri come rasoi.

Lasciami immobile, crocifissa in un soffitto di dolore,
prima che giunga il sole e mi trascini via.
Via da ferite curate con il sale,
e da quell'eco triste che urla amore.
La morte non cela dolore, i tormenti sì.

Mi lascio dissolvere in quest'ultimo
tratto di tenebra, che t'anela.
Parole, lame, foglie d'edera.
"Ed era"  lento scrivere...
Lento
Mo  Ri  Re .

Lama inflitta da EmmaVittoria (tratto dal blog di)

Questo pomeriggio mi è letteralmente trascorso adosso. Oggi sentivo il bisogno di trovare, dentro di me, quella serenità e quell'equilibrio che da molti giorni  mi erano fuggiti lontano.....sentivo che mi mancavano  e  che  rivolevo assolutamente .....mi sono abbandonato, così, alle carezze della natura rileggendo, sulle rive del nostro Livenza,  il bellissimo romanzo di J. Saramago "Le intermittenze della morte"...... al rientro a casa , sufficentemente rilassato mi sono trovato  alla tastiera che navigavo in rete senza meta fino a....... "spiaggiare" in questa poesia che fin da subito, mi è penetrata dentro  come una lama.... una lama che non feriva, bensì leniva ansie e inquietudini.... un inno alla felicità e alla vita.... sensazioni e stati d'anino che possono esistere  solo percè esite il dolore e la morte.

Un invito, il mio, a leggere questo bellissimo romanzo e dopo.....beh fate voi.

scritto dal Capitano